INFORMAZIONI SULLA PIANTA DI CANNABIS SATIVA L DR . CALVI
Mahlberg e Kim (2003) ipotizzarono, dunque, che i terpeni ed i fenoli, quando rilasciati dalle loro rispettive fonti, si accumulano nella membrana plasmatica e nell’interfase della parete cellulare, dove gli enzimi specifici dimerizzano questi composti in specifici cannabinoidi.( Mahlberg e Kim, 2003). Nel 2004 il lavoro di Salvatore Casano “Ottimizzazione dell’ agrotecnica della canapa (Cannabis sativa L.) per applicazioni di tipo farmaceutico”, Università degli studi di Palermo Facoltà di agraria, e nel 2013 il lavoro del Dott. Giorgio Faggiana, Biologo laureato all’Università di Pavia dal titolo “Standardizzazione e ottimizzazione del contenuto in cannabinoidi di due varietà di Cannabis sativa L., coltivate in un ambiente artificiale per applicazioni di tipo farmaceutico ”, a cui va un particolare e personale ringraziamento. Il contenuto in cannabinoidi delle foglie diminuisce procedendo alle analisi di campioni prelevati scalarmene dall’apice al colletto della pianta (Turner et al., 1980).
- Inoltre questa molecola, ha proprietà di anti-aggregazione piastrinica in vitro ed nota per essere la componente responsabile dell’identificazione di Cannabis da parte dei cani anti-droga (Stahl and Kunde, 1973).
- Le grandi correnti di pensiero traggono la loro fecondità dalla possibilità che esse hanno in sé di porre nuovi problemi.
- Sono abbondantemente presenti nel corpo umano, poiché rappresentano la forma di deposito accumulata nel tessuto adiposo e costituiscono circa il 96-97% dei grassi alimentari.
- Il fatto che le proteine contrattili assicurino esse stesse il rifornimento immediato di energia derivante dal loro metabolismo per mezzo dell’idrolisi dell’ATP costituisce un elemento della regolazione di quest’ultimo, che finora si è evidenziato solo nel tessuto muscolare.
Come tutte le sostanze contenenti bioflavonoidi, la propoli non va usata durante la gravidanza e l’allattamento, e non va somministrata a bambini di età inferiore all’anno. Non è raro trovare estratti di propoli all’interno di detergenti, bagnoschiuma, prodotti per il bagno e per l’igiene. Questo per via del suo effetto protettivo sulla pelle, che trova un alleato nel contrastare le infezioni e l’attacco da parte di agenti esterni. Nei cosmetici, invece, è possibile reperire maschere per il viso e creme idratanti, dall’aroma piacevole e il profumo inconfondibile.
Cos’altro C’è Nella Cannabis Oltre Ai Cannabinoidi
Purtroppo, queste vie di sintesi non sono state ancora chiarite completamente nella Cannabis. L’ubiquità del limonene dimostra una sua evoluzione convergente, supportando un importante ruolo ecologico per questo composto. Vari studi in cui si è somministrato essenza di limone ai topi, hanno suggerito come questo terpene sia un potente agente ansiolitico (Carvalho-Freitas e Costa, 2002. Pultrini Ade et al, 2006), aumentando i livelli di serotonina nella corteccia prefrontale e i livelli di dopamina (DA) nell’ippocampo (Komiya et al., 2006). Il limonene inoltre, produce apoptosi in cellule del cancro alla mammella (Vigushin et al., 1998).
- Il donatore più diffuso di fosfato è l’acido adenosintrifosforico o ATP, il quale cede il suo radicale fosforico terminale trasformandosi in acido adenosindifosforico; esso è quindi una sorta di donatore universale di fosfato nelle reazioni metaboliche.
- Oltre ai cannabinoidi, i terpeni svolgerebbero il secondo ruolo per ordine d’importanza nell’effetto entourage.
- E nel 1600 veniva utilizzata per trattare ferite e per proteggere la pelle in assenza di bende.
- La produzione associata di cannabinoidi e terpeni nella canapa dipende sia dalle caratteristiche genetiche che dalle influenze nello sviluppo (Pate, 1994).
- Le conoscenze più estese acquisite sul ruolo di alcuni organuli sono senza dubbio quelle che riguardano i ribosomi e la loro associazione in polisomi con conseguente formazione di una rete, il reticolo rugoso.
Gli esseri viventi non sfuggono alla legge della conservazione dell’energia; la quantità di energia necessaria alle sintesi è fornita dalle degradazioni metaboliche, poiché i processi cellulari non si svolgono che nelle condizioni in cui essi sono energeticamente possibili. La coordinazione delle reazioni di sintesi e di degradazione è possibile soltanto grazie alla presenza di intermediari in grado di assicurare il trasporto dell’energia, intermediari la cui esistenza e funzione sono state evidenziate oltre trent’anni fa da Lipmann (v. bioenergetica). Nei cicli che associano reazioni biochimiche, una molecola esercita la funzione di veicolo di altre molecole, che sono così orientate, di tappa in tappa, sia verso la loro completa combustione, sia verso una forma di escrezione di un loro costituente, oppure ancora, direttamente o indirettamente, verso attività di sintesi.
Codycross Ne fanno parte steroidi e terpeni
I mitocondri sono la sede delle fosforilazioni ossidative e della funzione respiratoria ed i lisosomi sono come sacchetti contenenti riserve di enzimi idrolitici a disposizione delle cellule. Le conoscenze più estese acquisite sul ruolo di alcuni organuli sono senza dubbio quelle che riguardano i ribosomi e la loro associazione in polisomi con conseguente formazione di una rete, il reticolo rugoso. I polisomi costituiscono associazioni di ribosomi collegati gli uni agli altri attraverso un acido ribonucleico chiamato messaggero (mRNA), elaborato dai geni cromosomici e portatore del messaggio genetico che regola la sintesi delle proteine specifiche. Le unità ribosomiali sono particelle rotondeggianti di diametro compreso tra 100 e 200 Å, la cui massa è costituita in proporzioni pressappoco uguali da un RNA, al cui livello avviene la sintesi proteica, e da proteine.
Lipidi, grassi e acidi grassi: facciamo chiarezza?
Tanto maggiore è la sua concentrazione nei preparati, tanto più alta è la loro efficacia. Questo antibiotico naturale agisce su batteri e funghi e la sua azione dipende dalla concentrazione di sostanze microbiologicamente attive. Ciononostante la propoli è ampiamente utilizzata come rimedio naturale nella medicina popolare.
FORMA CIS-TRANS
È proprio il profilo terpenico a determinare la bontà di una determinata varietà di cannabis, oltre che naturalmente l’inconfondibile profumo di ciascuna pianta. Meno progredito è lo studio degli enzimi nei quali la sede della catalisi è un ‛sito attivo’ non dissociabile. Una regione della molecola proteica vi svolge il ruolo affidato al coenzima nel precedente tipo di enzimi ed è ancora difficile stabilire quali elementi di struttura potranno essere ricollegati all’attività catalitica propriamente detta e alla sua specificità.
Terpeni e cannabis: cosa sono, a cosa servono, come usarli
Acconsento al trattamento dei miei dati personali e di contatto, da parte di Bayer S.p.A., in qualità di Titolare del trattamento al fine di ricevere la newsletter avente ad oggetto materiale informativo e commerciale relativo a prodotti o servizi offerti da Bayer, inviti per partecipazione a concorsi a premio e/o partecipazione a ricerche di mercato. Ovviamente, la propoli non deve essere vista come una terapia sostitutiva ad antibiotici e antivirali, che rimangono l’arma più efficace contro le infezioni. Al contrario, la propoli può essere utilizzata per contrastare efficacemente la sintomatologia che ne deriva, come tosse, gola irritata e reflusso gastroesofageo. I feromoni sono semiochimici ovvero sostanze volatili, utilizzate per comunicare che vengono rilasciate nell’ambiente esterno, proprio per questo prima venivano chiamati ecto-ormoni.
Le piante producono una vasta e diversificata gamma di composti organici, definiti metaboliti secondari, sostanze che non sembrano avere una funzione diretta sulla crescita e sullo sviluppo, ma che bensì hanno come funzione principale la difesa della pianta da predatori e patogeni. L’altezza raggiunta dalla pianta e la lunghezza delle successive fasi fenologiche dipendono dalla data di fioritura, determinata a sua volta dalla varietà e dal fotoperiodo (Ranalli, 1998); essa infatti mostra una duplice risposta al fotoperiodo. I gliceridi possono essere formati dall’unione di una molecola di glicerolo (un alcol) con una, due o tre catene di acidi grassi, formando rispettivamente mono, di e tri-gliceridi. Sono abbondantemente presenti nel corpo umano, poiché rappresentano la forma di deposito accumulata nel tessuto adiposo e costituiscono circa il 96-97% dei grassi alimentari.
Candida auris: il Professor Bassetti lancia l’allarme per l’Italia
Tale azione complementare può quindi rafforzare in maniera significativa il livello terapeutico dei preparati ed ampliandone ovviamente il campo di utilizzo. Uno studio recente ha dimostrato che il CBD, con dosi pari a 30 mg Kg-1, riduce il tempo di immobilità nel test di nuoto forzato rispetto all’imipramina (P minore di 0.01), effetto bloccato nei casi di pre-trattamento con 5-HT1A con antagonista WAY (Zanelati et al., 2010), supportando l’ipotesi di un ruolo come anti-depressivo. Inoltre, inibisce la sintesi dei lipidi nei sebociti e produce apoptosi a dosi elevate nei modelli di acne. Altri studi hanno messo in evidenza che il CBD è un fattore critico nel trattare con successo il dolore neoplastico intrattabile nei pazienti che non rispondono agli oppiacei (riduzione del 30% del dolore rispetto al basale), dal momento che estratti ad alto contenuto di THC privi di CBD non erano distinguibili dal placebo (Johnson et al., 2010).
Come abbiamo visto, ogni terpene presente nella cannabis, aiuta la pianta a difendersi da attacchi di parassiti e insetti. Queste molecole possono evitare che i microbi invadano le piante durante la fase vegetativa. Tuttavia, soprattutto se in passato è capitato di riscontrare effetti collaterali con altri integratori, come disturbi dell’intestino o reflusso gastroesofageo, sarebbe bene consultare il proprio medico prima di assumere la propoli. In generale la propoli, anche quando assunta per via orale, è considerata una sostanza sicura; tuttavia la sua assunzione è stata associata a possibili effetti collaterali, in particolare alla comparsa di sintomi gastrointestinali, a convulsioni e a un sospetto di insufficienza renale.
Questo fa sì che la definizione di “buono” e “cattivo” non si possa applicare al cane e al gatto. Le differenze di questi grassi non sono esclusivamente chimiche, ma hanno anche delle implicazioni pratiche. In particolare, healthfreedominternational l’organismo digerisce in modo diverso i grassi a seconda della loro lunghezza. Una classificazione, schematica e incompleta, ma che comunque consente di comprendere la complessità della natura dei lipidi.